JAMAICA PART I

È passata una sola settimana dal mio rientro dalla Jamaica, e già mi manca terribilmente.
Innanzitutto perché abbiamo lasciato il sole e i 30 gradi contro i 5 di Milano e la neve, ma anche perché la Jamaica ti entra nel cuore e non ti lascia più.
Ma iniziamo con ordine e partiamo dal nostro arrivo, quando abbiamo trascorso i nostri primi due giorni in uno dei posti più speciali in cui sia mai stata: Kanopi House, situato a San San, Port Antonio. Un luogo magico immerso nella giungla che conta soltanto otto ville per un’esperienza davvero unica. A due passi, la Blue Lagoon, un angolo di paradiso terrestre reso celebre dall’anonimo film di Brooke Shields, con acque profonde fino a 52 metri e con un mare così trasparente che ti lascia senza fiato. Dopo aver visitato la laguna, ci siamo recati a Frenchman’s Cove, una delle spiagge più belle di tutta la Jamaica e di tutti i Caraibi.
Un posto davvero magnifico adatto per famiglie, coppie e chiunque voglia rilassarsi e godere di un’ acqua limpida e cristallina da sogno. Dopo aver fatto rientro al Kanopi House e aver provato la loro ottima cucina, ci siamo rilassati qui fino al giorno seguente, quando siamo partiti in direzione Ocho Rios, e più precisamente direzione Yamaan Adventure Park, dove oltre ad aver partecipato ad una lezione di cucina e aver preparato un gustosissimo jerked chicken e festival all’interno della maestosa e storica Great House, abbiamo scoperto alcune delle più importanti piantagioni Jamaicane, come le banane, la cassava, il caffè, il cocco e tantissime altre. Nel pomeriggio abbiamo anche fatto un giro con il quad e ci siamo divertiti come matti.
Per la nostra terza notte in Jamaica ci siamo diretti in un nuovo hotel, pronti per una nuova avventura.
Con noi, al nostro fianco in questo viaggio indimenticabile, anche Cheree e David, rispettivamente la nostra guida e il nostro autista. Perché la Jamaica è nelle persone, nei colori, nei loro sorrisi, e se la scopri non puoi fare altro che innamorartene.